Scanno, muore per infarto con ambulanza non attiva dopo le 20. Le critiche della Cgil

SCANNO – E’ morto di infarto a 75 anni in attesa dell’ambulanza da Sulmona. È accaduto nei giorni scorsi a Scanno, dove un 75enne del posto è deceduto per infarto in assenza dell’ambulanza, che è dovuta partire dall’ospedale sulmonese. Questo perché alle 20 il servizio di 118 viene interrotto per poi riprendere la mattina successiva.

L’episodio ha suscitato molte polemiche, tra cui quelle di Enio Mastrangioli, segretario della Fp Cgil.

“C’è da rimanere sconvolti dal fatto che, nel 2019, delle persone possano morire per mancanza di un’assistenza sanitaria rapida e risolutiva – dice – Inaccettabile che a pagarne le conseguenze siano sempre le persone più deboli come il 75 enne di Scanno, un anziano come tanti, la cui unica “sfortuna” è stata  quella di nascere e continuare a vivere in una zona interna dell’Abruzzo, in una zona di montagna.

Grave è la responsabilità di aver consentito in questi ultimi anni, nella nostra Regione, che realtà a pochissima distanza fra loro possono godere di servizi e presidi in quantità e qualità,  mentre alle nostre comunità è stato negato di avere  gli stessi diritti”.

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